Argento

  • ossido 

L'ossido di argento viene precipitato da soluzioni di Agper trattamento con idrossidi alcalini. L'idrossido di argento non è infatti stabile e si decompone molto rapidamente a dare l'ossido, Ag2O, scuro.

2Ag+ + 2OH- → Ag2O + H2O

In alternativa l'ossido può essere ottenuto per decomposizione del carbonato, AgCO3 o del nitrato:

AgCO3    Ag2O + CO

Viene prontamente risolubilizzato per trattamento con acido nitrico o ammoniaca (formazione dell'ammino complesso):

Ag2O  +  4NH3  +  H2O → 2Ag(NH3)2 +  2OH-

L'ossido di argento inoltre, per riscaldamento a fusione, si decompone in argento metallico e ossigeno:

Ag2O    2Ag +  1/2 O2 ↑

Questa caratteristica viene sfruttata nei saggi su carbone.

  • sali poco solubili

La maggior parte degli anioni da con Ag+ sali poco solubili. Ricorderemo i più comuni, ovvero alogenuri, solfato, solfuro, cromato e arseniato.

Per quanto riguarda gli alogenuri, l'insolubilità aumenta all'aumentare dell'anione, quindi; AgI > AgBr > AgCl

— l'acido cloridrico diluito precipita il cloruro di argento, di colore bianco e aspetto caseoso:

Ag+ + Cl-   AgCl                Kps AgCl = 1,8 · 10-10

Questi è solubile in soluzioni di acido cloridrico concentrato per formazione di cloro complessi:

AgCl + Cl-   AgCl2-        cloro complesso solubile

e in ammoniaca 2N, per formazione dell'ammino complesso:

AgCl + 2NH  Ag(NH3)+ 2Cl-      diammino argento complesso solubile

— lo ione bromuro precipita AgBr, mentre lo ione ioduro precipita AgI, entrambi di colore giallo chiaro e poco solubili. Vista la maggiore insolubilità questi due sali non sono solubili in NH2N. AgBr è solubile in ammoniaca concentrata, mentre il meno solubile AgI è insolubile anche in ammoniaca concentrata.

AgBr e AgI però possono essere risolubilizzati per trattamento con acqua di cloro, a differenza ovviamente di AgCl.

La chimica degli alogenuri di argento è molto ben definita ed infatti è alla base sia della ricerca degli alogenuri che della ricerca dell'argento.

— il solfato di argento (bianco) è relativamente solubile ma può essere precipitato da soluzioni contenenti Ag+ per trattamento con H2SO4 diluito:

Ag+ + SO42-      AgSO4               Kps  AgSO4  = 1,2 · 10-5

Analogamente si può ottenere attacando direttamente l'argento metallico con acido solforico concentrato.

—  Il solfuro di argento, Ag2S (bruno) può essere ottenuto in vari modi. Si ottiene anche per semplice esposizione di argento metallico ad aria con tracce di H2S o più generalmente di composti dello zolfo, come l'anidride solforosa (SO2):

4Ag + O2 + H2S    2Ag2S + 2H2O

Analogamente lo possiamo precipitare da soluzioni acquose di Ag+ per trattamento con un solfuro solubile, come Na2S o ancora con H2S:

2Ag+ + S2-    Ag2S            Kps  Ag2S = 1,6 · 10-49

Come vari altri solfuri (vedi → secondo gruppo analitico) può essere risolubilizzato con HNO3 per ossidazione dello ione solfuro a zolfo elementare:

3Ag2S + 2NO3- + 8H3O+ → 6Ag+ + 3S + 2NO + 12H2O

Il solfuro di argento è un indicatore dell'esito del saggio dell'hepar.

— Riportiamo il cromato di argento, Ag2CrO4 perchè viene usato come indicatore nelle titolazioni con metodo di Mohr. In questa titolazione ci si propone, aggiungendo AgNO3 di far precipitare prima lo ione cloruro come cloruro di argento AgCl. Quando tutto Cl- è stato titolato precipita l'indicatore, ovvero cromato di argento, rosso.

2Ag+ + CrO42-    Ag2CrO4                       Kps Ag2CrO4  = 2 · 10−7

— infine l'arseniato di argento, Ag3AsO4 (rosso mattone), che viene precipitato per il riconoscimento dell'arsenico al secondo gruppo analitico. In ambiente neutro (alcalinità farebbe precipitare Ag2O ):

3Ag+  +  AsO43-     Ag3AsO4 

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