La vita
Nasce a Stoccarda nel 1770.
All'inizio Schelling era più famoso di lui, ma successivamente Hegel lo supererà con la sua fama.
Studiò filosofia e teologia a Tubinga, la migliore università tedesca, nella quale fece amicizia con Schelling e Holderlin. In questo stesso periodo scoppiò la Rivoluzione Francese, nella quale egli simpatizzava per i girondini, poi, una volta finita e avvenuta la salita al trono per Napoleone, egli simpatizzerà per questo personaggio, perché riusciva a concentrare in sé lo spirito razionale dell'epoca. Hegel continuerà ad elogiare sia la Rivoluzione che Napoleone.
Quando il momento dell'Imperatore finirà egli si farà delle domande: Perché tutto ciò è accaduto? C'è una logica?
Terminati gli studi fece il precettore privato prima a Berna, poi a Francoforte, scrivendo nel frattempo opere non pubblicate e studiando il cristianesimo, ritenendo che esso vada oltre il credere o non credere, ma che faccia parte dello spirito europeo.
Di nuovo egli si fa delle domande (a proposito del cristianesimo questa volta): Perché? Come va la storia? Qual è la sua logica?
L'idealismo in Hegel comincia ad essere storia, per gli idealisti precedenti infatti il mio essere è il mio spirito, per costui invece è la storia.
La storia è la nostra identità spirituale, facendo sì che diverse storie abbiano la propria politicità.
- Le opere giovanili
La prima opera, Differenza tra sistema filosofico di Fichte e Schelling, venne pubblicata a Jena nel 1801. Nello stesso anno pubblicò una dissertazione universitaria, De orbitis planetarium.
La prima grande opera fu la Fenomenologia dello Spirito del 1807. Altre opere furono:
– 1808 a Norimberga: La scienza della logica.
– 1817 a Heildelberg: L'enciclopedia delle scienze filosofiche.
– 1818 a Berlino: Lineamenti di filosofia del diritto.
I suoi discepoli, con gli appunti delle lezioni, pubblicarono successivamente varie opere (ad esempio Lezioni sulla filosofia della storia)
Sviluppo del pensiero di Hegel
Il problema di base si fonda fin dalla giovinezza nell'ambiente romantico. Egli non ebbe comunque una vita romantica, ma era molto razionale.
L'evento politico che più lo condizionò fu la Rivoluzione Francese.
In Francia avvenne la Rivoluzione e poi Napoleone, in Inghilterra la rivoluzione industriale, in Germania niente, non c'era neppure unità politica.
Perché tutto ciò? Cosa hanno i Tedeschi in più o in meno degli altri popoli?
Egli risponderà che i Tedeschi hanno in più la filosofia e quindi la marcia in più va ricercata sul versante religioso-filosofico, che nel loro caso corrisponde a unità. Solo se i Tedeschi infatti valorizzeranno a pieno il loro aspetto migliore potranno accrescere politicamente in Europa e poter guidare tutte le nazioni. La classe dirigente tedesca verrà formata con questa visione.
Il popolo deve capire se stesso per andare incontro ad una rigenerazione interiore.



