Non ci dilunghiamo troppo sullo sviluppo storico della termodinamica e arriviamo subito al sodo.
1° legge della termodinamica:
L’energia totale E si conserva
Dove per energia totale si intende la somma dell’energia meccanica (trasporto di energia coerente [lavoro]) e dell’energia interna (trasporto di energia incoerente [calore]).
La prima legge si può quindi riformulare nel seguente modo:
Precisando che se le variazioni di energia meccanica sono trascurabili.
2° legge della termodinamica:
La seconda legge termodinamica riconosce l’esistenza di una dissimmetria in natura, per cui certi processi possono avvenire soltanto in un verso, concludendo che l’energia si trasforma in modo irreversibile in modo che alcuni processi che avvengono comunemente in un senso non possono avvenire nell’altro.
Storicamente la seconda legge venne formulata in 2 modi apparentemente diversi ma che è facile dimostrare essere equivalenti:
Formulazione di Clausius
Non è possibile che l’unico risultato di un processo sia il trasferimento di calore da un corpo freddo ad uno caldo, senza l’apporto di lavoro esterno
Formulazione di Kelvin
Non è possibile che l’unico risultato di un processo sia la conversione completa in lavoro del calore proveniente da un’unica sorgente esterna
Dimostrazione della loro equivalenza



