Gli ossalati sono i sali derivanti dall'acido ossalico, un acido organico dicarbossilico (acido etandioico).
Abbiamo visto come si cercano gli ossalati a partire dalla soluzione alcalina, ora vediamo come possono essere identificati, se presenti, già nella sostanza iniziale.
Saggio di riconoscimento
Si preleva una porzione della sostanza solida iniziale. Si tratta questa parte con acido solforico diluito, eliminando i carbonati eventualmente presenti. Successivamente si aggiunge diossido di manganese, MnO2, in polvere; se sono presenti ossalati si assiste anche in questo caso a sviluppo di anidride carbonica.
Ecco la spiegazione del saggio:
l'acido solforico diluito ha la stessa funzione dell'acidificazione preliminare nei vari saggi di ricerca degli anioni per via umida, eliminare i carbonati CO32- come anidride carbonica CO2.
L'acido solforico è un' acido fortissimo sicuramente in grado di innescare l'equilibrio:
CO32- + 2H+ H2CO3
CO2↑ + H2O
Una volta eliminata l'interferenza dei carbonati, si può procedere alla ricerca degli ossalati.
Alla soluzione si aggiunge diossido di manganese, MnO2 in polvere. Si tratta di un riducente, usato spesso per ossidare composti organici.
In questo caso il MnO2 ossida l'acido ossalico ad anidride carbonica, CO2. Lo sviluppo di anidride carbonica è l'indice di positività del nostro saggio, ed è proprio questo il motivo per cui facciamo l'acidificazione inziale con acido solforico diluito.
N.B: abbiamo specificato la necessità di utilizzare acido diluito perchè l'acido solforico, a caldo o a concentrazioni alte, si comporta da ossidante. In tal caso non solo avremmo eliminato l'interferenza dei carbonati, ma probabilmente avremmo degradato gli ossalati stessi.
Ioni interferenti
Possono interferire con la ricerca degli ossalati tutti gli anioni organici che possono andare analogamente incontro ad ossidazione e quindi sviluppo di anidride carbonica.



