Il cromo viene ricercato al terzo gruppo analitico come Cr+3.
L'idrossido di cromo viene fatto precipitare insieme agli idrossidi di ferro e alluminio per alcalinizzazione della soluzione con un tampone ammonico/ammoniacale (NH4Cl/NH4OH).
Successivamente cromo e alluminio vengono separati dal ferro sulla base del loro comportamento anfotero.
Inoltre, si coglie anche l'occasione per ossidare il Cr(III) a Cr(VI) molto più facile da analizzare.
- Trattamento con soda e acqua ossigentata
Sia Cr+3 che CrO42- sono in grado di colorare la soluzione. Già quando riportiamo in soluzione l'idrossido con la soda, dovremmo essere in grado di distinguere una colorazione verdina più o meno tenue impartita da Cr+3. Allo stesso modo, dopo aver ossidato quest'ultimo a ione cromato con l'acqua ossigenata dovremmo distinguere la tipica colorazione gialla dello ione cromato. Questo indizio è già di per se molto indicativo (NaOH e H2O2 aggiunti sono soluzioni incolori).
Riconoscimento del Cromo
Già il trattamento con soda e acqua ossigenata che abbiamo fatto per separare alluminio e cromo dal ferro (che rimane come precipitato come idrossido) dovrebbe averci dato un'indicazione sulla presenza del cromo. Se la soluzione è diventata gialla, già questa prova rappresenta di per se un saggio positivo. Non ci sono altre specie che colorano in giallo la soluzione. Per ulteriore conferma possiamo fare però altri saggi. Uno lo dovremmo già conoscere.
1) Trattamento con acetato di piombo (CH3COO)2Pb
Questo saggio è molto facile, perchè ricalca esattamente uno dei saggi di riconoscimento che abbiamo visto al primo gruppo analitico per ricercare il piombo. In quel caso dopo aver preparato l'ambiente di reazione adatto aggiungevamo un sale contenente l'anione cromato. Ora che cerchiamo il cromato facciamo esattamente il contrario, ovvero aggiungiamo un sale solubile di piombo.
(Vedi ricerca del piombo primo gruppo analitico)
Anche in questo caso dobbiamo creare un pH lievemente acido, per non far precipitare l'idrossido di piombo e per non trasformare tutto il cromato in dicromato. Si usa acido acetico fino a pH nell'intorno di 5 (cartina tornasole).
Anche in questo caso possiamo confermare la natura del precipitato verificandone la solubilità in basi forti (il precipitato si scioglie perchè il piombo, anfotero, si risolubilizza come piombito).
2) Saggio di Baresville
E' un saggio abbastanza particolare, che ha alla base delle reazioni non del tutto note ma che in effetti è molto specifico per lo ione cromato. Si pensa che si formi un composto dove il cromo ha stato di ossidazione superiore a 6, forse un perossido di cromo.
Dal punto di vista pratico si procede così. La soluzione, alcalina per soda, viene portata fino a pH 3 per aggiunta di acido nitrico o solforico (non a caso). Successivamente si aggiungono alcuni ml di etere dietilico o alcol isoamilico (quello che basta per formare un sistema bifase) e si aggiungono alcune gocce di acqua ossigenata. Tappando la provetta con il dito si agita velocemente per estrarre il nuovo composto nella fase organica. Il saggio è sensibile ma deve essere eseguito correttamente in tutte le sue parti. Richiede un determinato pH, deve essere fatto a freddo e molto velocemente, per evitare che il nuovo composto si decomponga.



