Vita (1882-1936)
Costui è l'uomo intorno al quale si riunì il secondo Circolo di Vienna, ebbe questo ruolo di unione e coordinamento. Egli verrà ucciso dai sicari nazisti sulla scalinata della sua università.
Il punto di partenza della sua filosofia è: la filosofia non è una scienza, ma un'attività, e un'attività intrinseca all'esercizio stesso della ricerca scientifica. Quest'ultima è infatti condizionata dal rigoroso accertamento dei
Termini dei quali fa uso, e tale accertamento è il compito specifico della filosofia, detta dal filosofo “regina delle scienze”. La regina delle scienze non è a sua volta una scienza, per quanto sia un'attività che pervade tutte le altre attività scientifiche.
- Il principio di verificazione
Il filosofo espresse così questo principio: una questione è di principio risolvibile se possiamo immaginare le esperienze che dovremmo avere per darle una risposta. Questa teoria ovviamente sottintende una distinzione tra verificabilità di principio e verificabilità di fatto, in quanto una tesi attualmente inverificabile, come “sull'altra faccia della luna esistono montagne di 3000 metri”, può benissimo essere verificata in futuro. Anzi, essa rimarrebbe significante anche se, scientificamente, sapessimo con certezza che non si potrà mai raggiungere la superficie dell'altra faccia della luna, perché la verificazione resterebbe sempre concepibile e sarebbe logicamente possibile a prescindere dall'effettiva possibilità della sua attuazione. Lo stesso Schlick afferma: il significato di una proposizione è il metodo della sua verifica. Una proposizione quindi è verificabile se posso trovare un metodo per verificarla, ne deriva che tutte le proposizioni metafisiche non abbiano significato.
Il principio di verificazione non implica una completa teoria semantica, perché si rivolge esclusivamente alle proposizioni dichiarative e ne enuncia le condizioni di significanza cognitiva, non della significanza tout court. Esso insomma non pretende di valere per ogni tipo di significato, ma per quelli cognitivi, per quelli che si vogliono esprimere in termini scientifici.
Gli enunciati verificabili non sono certo di portata singolare, ma particolare, sicuramente non universale. Il problema è che le leggi della fisica sono universali, quindi di norma non verificabili. Carnap disse a tal proposito di sostituire il principio di verificazione con uno di confermabilità, che dice che quando ho verificato un certo numero significativo a livello probabilistico allora quella legge è valida. Questo può risolvere il problema della fisica.



