Commento e meccanismo di reazione
Si tratta di una reazione estremamente intelligente dal punto di vista dell'efficienza, particolarmente ben riuscita a livello industriale. Non ci sono passaggi intermedi di purificazione e viene condotta quasi per intero in un unico solvente (benzene). I primi 2 passaggi corrispondono a semplici reazioni di sostituzione nucleofila; inizialmente 2 equivalenti di alcol terbutilico vengono usati per spiazzare altrettanti atomi di cloro. Et3N neutralizza l'acido cloridrico (HCl) che si svolge dalla reazione ed il prodotto della salificazione (Et3NH+Cl-) è facilmente separato per filtrazione (questo sale è insolubile in solvente organico). Successivamente, l'alcol propargilico viene usato per spiazzare il rimanente atomo di cloro.
Il fosfito così generato, per semplice riscaldamento, riarrangia a fosfonato, in cui la catena alchilica dell' alcol propargilico si è allo stesso tempo riorganizzata (secondo un meccanismo concertato), a dare un allene stabile. (anche in questo caso si filtra per separare (Et3NH+Cl-) )
L'allene può essere saturato selettivamente al doppio legame terminale con H2/Pd/C ; la reazione è anche stereoselettiva, con stereoselettività per l'isomero cis. Si rimuovono poi i gruppi terbutilici acidificando; per l'acidificazione viene usato lo stesso acido fosfonico (organico) che viene prodotto da questo passaggio (ovviamente in piccole quantità).
Infine la fenil-etil ammina enantiomericamente pura viene usata per risolvere il racemo, in maniera piuttosto insolita.Va infatti a salificare uno soltanto dei due enantiomeri prodotti dalla reazione di epossidazione e questi è insolubile e precipita. L'altro enantiomero viene salificato da Et3N e in questo caso il prodotto della salificazione è solubile.



