Wittgenstein

L'opera più importante di Wittgenstein è il Tractatus logicus-philosophicus costituito da 7 proposizioni principali, tra le quali le prime 6 divise in altre sotto-proposizioni, mentre la settima non ha alcun sviluppo.

La vita

Wittgenstein non iniziò come filosofo, ma come ingegnere.

Egli nacque in una famiglia ebraica di Vienna molto benestante nel 1889, uno degli 8 figli. Da subito egli rivelò una personalità inquieta dovuta anche ad un'omosessualità non dichiarata. Conobbe il grande filosofo e matematico Frege, egli si rese conto delle sue qualità e gli consiglia di approfondire quel tipo di studi. Egli così andò in Inghilterra e qui conobbe Russell, il quale gli consigliò di continuare.

Scoppiata la Prima Guerra Mondiale si offrì come volontario per non essere sottomesso a critiche antisemite. Venne sconvolto dalla guerra, durante la quale venne addirittura preso e imprigionato dagli Italiani.

Nel 1921, spinto da Russell, che ne favorì inoltre la produzione, pubblicò la sua prima e unica opera: Tractatus logico-philosophicus. Il testo di riferimento è quello in inglese in ci è presente la prefazione di Russell, il quale descrive l'autore come un suo allievo. Wittgenstein non volle però essere inserito nella tradizione empirista inglese, ma il discorso secondo lui era più complesso, prese così le distanze da questa prefazione.

Dopo la pubblicazione dell'opera il discorso filosofico era per lui finito e si dedicò così all'insegnamento in una scuola elementare, ma l'esperienza finì velocemente. Preso da una crisi esistenziale si rifugiò in convento, ma anche qui durò poco e così assistette a conferenze di filosofia della matematica, grazie alle quali riaffiorò l'entusiasmo e progressivamente si allontanò dalle idee del Tractatus.

Dopo l'anschluss si instaurò definitivamente in Inghilterra. Gli venne offerta la cattedra di logica a Cambridge fino al '47, anno in cui venne preso da una malattia che lo portò alla morte nel '51.

Gli appunti degli studenti vennero presi e prodotti postumi con il nome di Ricerche filosofiche.

Il pensiero

Un punto di partenza di partenza è la riflessione sulla logica e la matematica di Frege e Russell, un altro è sulla fisica. Wittgenstein parte da queste riflessioni sulla scienza, ma vuole anche vedere come la nuova scienza sia capace di mandare in crisi le convinzioni tradizionali. Egli è un filosofo della scienza ma va oltre (ad esempio l'aforisma 6.52). Il modo per affrontare i problemi che gli interessano non è quello della scienza.

Indicazioni per matematica

Frege tentò l'operazione di unificazione della matematica partendo dal fatto che tutto fosse basato sulla logica: la matematica viene ridotta ad aritmetica, l'aritmetica a logica basata sulla teoria degli insiemi. Questo modo di procedere è detto “logicismo”.

Frege riteneva che la teoria degli insiemi fosse non-contraddittoria, ma tutto cambiò quando un giorno Russell gli scrisse dicendo di aver trovato una contraddizione, ovvero quella che è passata alla storia come la famosa “antinomia di Russell”.

Russell sosteneva ciò: prendiamo un insieme U costituito da insiemi A che non hanno se stessi al loro interno, questo tipo di insiemi in cui non vi è al loro interno se stessi come elemento sono detti “insiemi normali”.

U può essere ritenuto un insieme normale? Se U fosse normale, ovvero ci fossero elementi U che appartengono ad U, allora in U non dovrebbe esistere un elemento U al suo interno, ma per far sì che U sia normale allora bisogna che U non appartenga ad U, in questo modo U apparterebbe ad U. questa è una contraddizione perché per rendere normale questo insieme si dovrebbe negare che U fosse costituito da elementi U e allo stesso tempo però dovrebbe averli al proprio interno: la matematica quindi non è fondata logicamente.

La matematica a seguito di questa esperienza non può essere risolta in logica e quindi dobbiamo rinunciare ad un fondamento. La matematica deve mettere in conto la contraddizione.

Godel andò oltre e teorizzò i problemi di incompletezza secondo i quali i sistemi assiomatici non possono essere messi al sicuro né internamente né esternamente.

La matematica come tutte le altre scienze non ha un fondamento.

Indicazioni per fisica

Secondo il principio di relatività galileiano non si può dire se un corpo sia in quiete o in moto. Partendo da questo principio si sono sviluppate le trasformazioni galileiane, le quali fanno variare lo spazio, ma non il tempo da un sistema di riferimento ad un altro. Per la teoria della relatività di Einstein invece anche il tempo cambia perché vi è una velocità massimale (la velocità della luce) che viene presa in considerazione (esempio dei gemelli). Secondo questa teoria quindi anche il tempo è relativo.

Prendiamo in esame la formula E = mc². Questa formula stabilisce la trasformazione di energia in massa e di massa in energia: guardando ciò da un punto di vista filosofico quindi anche il concetto di energia e massa diventano soggetti relativi (già Leibniz aveva avuto un'idea simile).

 

 

 

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